IO MI SONO SCOCCIATA
Gli uomini preferiscono le donne intelligenti e indipendenti, meglio se queste non sono le loro mogli o le loro compagne.
Dietro questa frase c’è il motivo principale che scatena la violenza contro le donne che si rifiutano di essere solo ‘l’Angelo del focolare’ e che si affermano in società e destabilizzano le sicurezze del maschio.
Nella maggior parte dei casi, infatti, la donna dotata di cervello, ambizione e spirito indipendente è la più grande minaccia dell’uomo che vede in pericolo le sue certezze (o le sue fragilità ?) .
«Non è una donna; è una madre» scriveva Pirandello (Maschere nude, vol II).
Il potere di una donna con la penna (è il mio caso) ha spesso creato inutili ma profonde paure nell’uomo.
Non vale la regola del passato in cui le donne scrivevano con uno pseudonimo, adesso ci siamo prese la rivincita per essere state per secoli le muse ispiratrici mentre ora alziamo la testa e diciamo la nostra. Io lo faccio con la penna, racconto, mi sdegno, studio, mi metto a nudo.
Inizialmente tutto bene, «che carina… le piace scrivere, è giusto che si trovi degli interessi», quando l’interesse è diventato la mia seconda professione, il suo sorriso si è smorzato ed è subentrata una sottile gelosia sempre più marcata poiché non mi sentiva più totalmente sua e mi aveva persa dal suo controllo.
«Ma che bello, si è iscritta a un corso di…» oppure «Stasera esce con il gruppo di amiche storiche, almeno si diverte».
Ma quando il corso di… e le amiche di vecchia data occupano una parte troppo ingombrante e la distraggono dalle attenzione verso di lui, allora cominciano i problemi.
La donna ambiziosa e dal carattere forte è sempre vista come una problema, una femmina ribelle, incapace di ascoltare, di capire, di accogliere… e poco conta se non è così, se abbiamo le nostre fragilità, se abbiamo bisogno di complicità, di leggerezza e semplicità per affrontare sentieri in cui le donne faticano di più; poco conta se cerchiamo di comprendere le paure dei nostri partner, per alleggerirle, poco conta…
Noi siamo le donne difficili, quelle complicate che cercano la discussione, le donne che hanno voluto la parità…
Molto meglio avere accanto creature intellettualmente inferiori, che non discutono, che accettano con un sorriso, che non creano problemi al maschio dominante.
Una violenza psicologica – questa – che, difronte a caratteri fragili, diventa una non-vita, diventa una sofferenza continua ed è la rinuncia per molte ad essere donne.
«Basterebbe alzare la testa», dirà qualcuno. Ma non è così semplice, ognuna arriva da esperienze di vita che possono essere trappole eterne.
Io mi sono scocciata di assistere a tutto questo.
RACCONTACI LA TUA STORIA: info@womeninwhitesociety.org
Scrivici e mandaci la tua foto scocciata.
La tua storia verrà pubblicata qui sul sito e sui social!
Insieme possiamo fare la differenza contro il sessismo.