IO MI SONO SCOCCIATA
Dell’amico intelligente e progressista che racconta barzellette (vecchie e scontate) sulle donne che non sanno parcheggiare o che tradiscono i mariti. Come se loro, gli uomini, fossero tutti dei geni al volante. E per di più fedeli.
Del conoscente che fa battute da caserma su tette e culi, come se le donne fossero solo quello.
Del tizio che ti si avvicina in spiaggia – e tu sei evidentemente da sola e in pace col tuo libro – e con tono mellifluo ti chiede se sei da sola.
Di sentir dare per scontato che se tizia ce l’ha fatta in tv, e magari ha una trasmissione tutta sua perché è brava e talentuosa, è perché sicuramente è andata a letto col direttore di rete (regista, produttore, ecc.)
Di vedere la tua amica che continua a subire tutta una serie di violenze psicologiche dal marito, ma lo giustifica dicendo che «però non mi ha mai picchiata».
Di sentir ancora sostenere che ci sono lavori da uomo e lavori da donna.
Di sentir ancora sostenere che se un uomo ha tante donne è un gran figo, ma se una donna ha tanti uomini è una poco di buono.
Di sentir ancora sostenere che l’uomo è cacciatore, e una scappatella ogni tanto gliela si deve perdonare.
Di sentir dare attenuanti a pedofili e violentatori perché la vittima era vestita in modo… ‘provocante’.
Di sentir giustificare crimini aberranti come quello di sposare bambine, di tenere le donne in semischiavitù e addirittura di uccidere neonate femmine, con frasi tipo: «È la loro cultura.» «Nel loro paese si usa così.»
Di camminare per il centro di una città di un Paese che si dice civile e progressista e imbattermi in enormi cartelloni pubblicitari che per vendere vernici o finestre usano il corpo di una donna in modo volgare e sessista.
Di aprire un giornale o ascoltare un notiziario e sentire che ancora una volta una moglie, una fidanzata, una donna, è stata trucidata dal marito, fidanzato o ex compagno, per motivi ‘di gelosia’ e non perché quel marito, fidanzato o ex compagno fosse un uomo violento, disturbato e criminale.
Di dover tenere a bada il collega, il conoscente, il fruttivendolo, che per il solo fatto di saperti single si permette allusioni e battute.
Di constatare che sebbene le donne abbiano fatto molta strada negli ultimi decenni, sebbene siano innegabilmente il vero ‘sesso forte’ anche in termini di fatica fisica (penso a una qualsiasi mamma, magari single, che lavora, fa la spesa, accompagna i figli allo sport, dal pediatra, alle festicciole, cucina, gestisce una casa), nell’immaginario maschile siano ancora relegate nelle due categorie concesse loro: sante o puttane.
Ecco, IO MI SONO SCOCCIATA: di tutto questo e di altro ancora e mi chiedo quanto tempo ancora dovrà passare per poter definitivamente e finalmente essere fuori da tutto ciò.

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