IO MI SONO SCOCCIATO
Posso dirlo senza vergogna: io sono un eroe!
Non di quelli coi superpoteri – troppo facile – Superman è invulnerabile e vola, bella forza!
No, no, io sono un eroe vero, un uomo in carne e ossa. Un uomo eccezionale!
Di sicuro lo pensa la mia mamma e, senza falsa modestia, so che anche un po’ delle donne che mi conoscono pensano più o meno la stessa cosa.
Io cucino.
Sempre.
Colazione, pranzo e cena.
Per tutta la famiglia.
E faccio la spesa, pure!
Basiti eh?!
Sconvolti forse, un po’ come vedere un cane in chiesa.
Prendetevi qualche secondo…
Dicevo: sono un eroe.
Non sono uno chef, non ho fatto corsi, non preparo piatti ricercati. In effetti non sono nemmeno particolarmente bravo; mia madre è sicuramente meglio, le mie zie pure, mia suocera e le mie cognate anche, una di loro di sicuro.
Sì, ma loro non sono eroine, si attengono ligie alle loro naturali inclinazioni.
Per me è diverso: io sono un eroe.
Io mi batto – noi maschi ci battiamo molto – contro la mia stessa struttura genetica, quel maledetto cromosoma Y che è utilissimo qualora volessimo riparare un motore, ma che è un muro quasi insormontabile se fossimo presi dal desiderio di preparare un brodino.
Ma no, non per me.
Com’è possibile, immagino vi chiediate!
L’ho detto subito, io sono un eroe, un uomo eccezionale.
PS: A volte passo l’aspirapolvere! Sì, solo a volte, sono un eroe mica un santo!
PPS: Mia moglie? No, lei non cucina. E non stira nemmeno.
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