IO NON CI STO: CONTRO LA PUBBLICITÀ SESSISTA
Di fronte a un messaggio di dubbio gusto, facciamoci le seguenti domande… Se possiamo dare anche solo una risposta affermativa, quel messaggio è sessista!
1. Le persone ritratte sono equiparate a merci, paiono messe in vendita?
(ad es. porzioni di corpo isolate come fossero tagli di carne dal macellaio; ammiccamenti al mondo della prostituzione; idealizzazione della donna-schiava)
2. Il modo di ritrarre persone o parti di esse è puramente decorativo/accattivante? Ossia non ha nulla a che vedere con il prodotto venduto?
(ad es. corpi sensuali utilizzati per promuovere auto, cibi, viaggi…)
3. Le persone ritratte sono ridotte a un ruolo e/o stereotipo?
(Mamma premurosa con i bimbi, seduttrice con gli uomini, servizievole con il marito, intrattabile se mestruata, scontrosa se in carriera…)
4. In particolare, uomini e donne sono ritratti in un ruolo di genere stereotipato?
(Il dottore e l’infermiera, maschio conquistatore e femmina remissiva, donna di casa e uomo appassionato di calcio…)
5. Le donne sono ritratte come subordinate/inferiori/appartenenti a un uomo?
(sia nelle immagini: inginocchiate, in secondo piano; sia nelle parole: possessivi, nomignoli, vezzeggiativi…)
6. Le donne sono ritratte come prede e l’atto sessuale come prevaricazione?
(si pensi a tanta moda, che strizza l’occhio alla cosiddetta ‘cultura dello stupro’…)
7. Il modello di donna proposto è irrealistico?
(ad es. magrezza estrema, corpi ritoccati al computer, prestazioni impossibili…)
8. L’immagine di donna proposta è degradante?
(cfr. l’allusione alla disponibilità sessuale veicolata dalla bocca semiaperta; pose e abbigliamento inutilmente provocatori e/o allusivi…)
9. Se il messaggio è rivolto ai bambini e alle bambine, si rivolge loro differenziandoli e riconducendoli a stereotipi di genere e/o modelli sociali antiquati?
(per i maschi: giocattoli di guerra, costruzioni o avventurosi, tinti di blu; per le femmine: giocattoli di relazione e cura o bijoux creativi, tinti di rosa.)
10. Parlando di una donna in relazione a una sua performance (politica, sportiva, artistica…) la si connota anzitutto per il suo aspetto o abbigliamento?
(si pensi alle recenti olimpiadi, alla copertura giornalistica relativa alla cronaca politica, alle interviste alle attrici/pittrici/cantanti ecc.)
11. Parlando di una donna in relazione a una sua performance (politica, sportiva, artistica…) la si definisce anzitutto tramite un rapporto di subordinazione ad altri?
(figlia di…, moglie di…)
12. Il messaggio è scritto unicamente al maschile, sebbene il contenuto promosso sia rivolto a tutti?
(Posto che in italiano, in caso di gruppi misti, prevale il maschile, attenzione alla maschilizzazione del linguaggio quando è semplicemente possibile fare diversamente, care amiche e cari amici!).
Qui la presentazione della campagna #IoNonCiSto
Qui i dettagli.
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