
Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.
(Margaret Mead)
Paola Minussi
Sono nata a Como, città dove vivo insieme a mio marito, i miei due figli e tre gatti.
Fin da piccola ho coltivato la passione per la musica e a 19 anni mi sono diplomata a in chitarra classica presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
La letteratura e la storia mi hanno sempre affascinato e, accanto agli studi musicali, ho coltivato quelli umanistici: dopo la maturità classica, ho conseguito la laurea in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Milano con una tesi in Economia e Organizzazione dello Spettacolo e un Master Post Laurea come Ideatrice di percorsi culturali.
Per 20 anni ho svolto attività concertistica in Europa, Asia e America con il Duo Ghiribizzo (composto da me e da Joachim Geissler, che poi sarebbe diventato mio marito) ensemble specializzato nel repertorio per duo di chitarra dell’Ottocento, eseguito su strumenti storici dell’epoca. Con il Duo Ghiribizzo ho inciso diversi cd dedicati al repertorio dimenticato del XIX secolo. Grazie al mio lavoro ho potuto conoscere tanti Paesi e culture diverse e ho sempre cercato di entrare in contatto con persone e storie differenti.
Da qui è nata anche la mia passione per le lingue: parlo inglese, tedesco e portoghese.
Dal 2000 sono docente di chitarra classica presso la Musik Akademie della città di Basilea (Svizzera tedesca), dove collaboro anche con il Consolato Italiano della città nell’organizzazione di eventi culturali rivolti alla comunità italiana (nel 2013 ho fondato il gruppo Facebook Italians in Basel).
Mi ha sempre appassionato fare rete e dedicarmi al volontariato e sono stata sempre attiva in questo settore.
Sono mamma adottiva e dal 2009 al 2013 sono stata responsabile della sezione di Como di Genitori si diventa per la quale ho organizzato gruppi di auto mutuo aiuto e incontri di informazione e sostegno alle coppie impegnate nel percorso pre e post adozione.
Da questa esperienza e dal desiderio – necessità – di condividere questo modo complesso ma bellissimo di diventare famiglia è nato anche il mio libro Progetto Aranjuez. Diario di bordo di una madre adottiva, pubblicato dalla casa editrice ETS di Pisa. Questo libro è dedicato alla mia prima figlia e racconta il complesso ma avvincente percorso per arrivare a lei. Al mio secondo figlio, nato in India, ho dedicato invece una fiaba illustrata dal titolo Il primo raggio di sole, tradotta anche in inglese e pubblicata da La Ruota Edizioni.
Dal 2015 al 2018 sono stata referente per il Coordinamento dell’Assemblea di Zona Como Nord con il quale ho realizzato diverse iniziative volte al miglioramento della qualità della vita nei quartieri periferici a nord della mia città e, in particolare, un progetto di ideazione, progettazione e realizzazione di un parco giochi con area verde attrezzata per i bambini in cooperazione con il Comune di Como e imprese locali; giardino pubblico che è diventato un prezioso punto di ritrovo per la cittadinanza del quartiere.
L’idea di fondare la Women in White – Society è nata dalla convinzione che ci sia ancora tanta strada da percorrere per raggiungere la parità di genere e per dare vita a una società più accogliente, giusta e solidale, rispettosa delle differenze. Ecco perché amo molto la frase dell’antropologa statunitense Margaret Mead.
Io ne sono profondamente convinta. Insieme possiamo davvero fare la differenza.

Lentius, profundius, suavius
(Alex Langer)
Giulia Galera
Lavoro come ricercatrice presso Euricse, un istituto di ricerca di Trento che studia le imprese sociali e cooperative da un punto di vista multidisciplinare e comparato. Attraverso il mio lavoro cerco di capire perché nascono e come si evolvono le organizzazioni che appartengono al Terzo Settore in paesi, ambiti e contesti territoriali molto diversi tra loro. Grazie al mio lavoro di ricerca, ho l’opportunità di conoscere a fondo moltissime iniziative collettive che nascono dal basso per fare la differenza a livello locale, rispondendo a bisogni insoddisfatti del territorio o promuovendo gli interessi dei gruppi più fragili e svantaggiati. Da sempre, sono al tempo stesso impegnata sul campo come volontaria in ambiti diversi (cultura, migranti, inclusione sociale).
Nel 2017 a Como ho promosso la nascita del gruppo Garzola Muri a Secco, che si occupa di inclusione sociale e lavorativa di ragazzi e ragazze richiedenti asilo attraverso la promozione di percorsi di rigenerazione del territorio. Coltiviamo fiori eduli e promuoviamo il recupero dei paesaggi terrazzati attraverso l’organizzazione di corsi di formazione sull’arte dei muri a secco.
Perché WiWs? Perché penso che i diritti delle donne e la parità di genere possano e debbano essere promossi attraverso modalità e strumenti diversi. Tra questi rientra anche la realizzazione di progetti di inclusione sociale attraverso i quali le donne più fragili possano diventare protagoniste. Di qui il valore e il ruolo importante di un’associazione come questa, nata per fare comunità creando uno spazio culturale di scambio e crescita collettiva anche grazie a iniziative di solidarietà per le donne che si trovano in difficoltà.

L’unione fa la forza!
Agnes Duerrschnabel
Sono nata a Göppingen, in Germania e vivo a Como da oltre 31 anni; da 12 abito in un piccolo paese che si affaccia sul lago, Faggeto Lario, in una casa che si raggiunge solo a piedi e che mi dà grande gioia.
Nella vita ho amato sempre il cambiamento e ho avuto diverse esperienze lavorative. Dopo gli studi in Germania, dove ho frequentato l’Istituto Alberghiero e quello di Ragioneria, ho deciso di lasciare il mio Paese natale e andare all’estero. La prima tappa è stata la Scozia, dove ho incontrato un napoletano verace, colui che sarebbe diventato il mio futuro marito. Insieme abbiamo vissuto e lavorato in Baviera per 7 anni. Dopo la nascita di nostra figlia, nell’estate del 1987, siamo approdati in quel di Como e ho iniziato a lavorare e a mettere radici in questa bellissima città.
Da sempre sono appassionata di lingue e letterature straniere, infatti, appena arrivata in Italia ho frequentato l’omonima facoltà presso l’Università degli Studi di Milano e da più di 30 anni sono interprete e traduttrice giurata per la lingua tedesca presso il Tribunale di Como.
Altre mie passioni sono il design e le arti applicate; per approfondire queste discipline dal 2007 al 2012 sono tornata in Germania e ho seguito un corso di studio all’Istituto di Stato dedicato al Design delle Materie Ceramiche, conseguendo il titolo di designer e formatrice in questo campo.
Mi piacciono tantissime altre cose: il mio lavoro, l’arte, leggere, la natura ‘selvaggia’, conoscere le storie delle persone, viaggiare, ascoltare musica, mangiare bene.
E soprattutto mi piace la vita.
Più invecchio, più mi piace.
Sono femminista (termine a volte contestato ma in cui io mi riconosco molto) dai lontani anni ’80, da quando ho letto la mia prima copia di Emma, la più autorevole rivista femminista tedesca, alla quale mi sono subito abbonata. Ammiro la sua fondatrice Alice Schwarzer, persona formidabile, di cui apprezzo la forza e il coraggio!
Quando nel 2017 ho saputo dell’esistenza della Women in White – Society, ho aderito con gioia all’associazione, perché mi sembrava bellissimo – e lo è! – fare finalmente parte di un gruppo di donne che, come me, desiderano fare rete tra loro e stabilire un legame autentico di sorellanza e di reciproco aiuto. È bello non essere più sole nelle piccole e grandi battaglie quotidiane, che vedono noi donne – volenti o nolenti – coinvolte.
Con WiWs ho l’opportunità di sviluppare idee, progetti e di condividere la stessa volontà di cambiare il mondo e, perché no? anche di scocciarci tutte insieme!
Le fotografie di questa pagina sono di alle bonicalzi – photography through blue eyes