IO NON CI STO: CONTRO LA PUBBLICITÀ SESSISTA
di Veronica Cortinovis, psicologa e vicepresidente WiWs
Siate sempre padroni del vostro senso critico e niente potrà sottomettervi.
(Alberto Manzi , 1976 – Lettera agli alunni di V elementare)
La pubblicità sessista va contrastata e non solo perché è discriminatoria e spesso violenta nei confronti delle donne e del loro corpo, il che sarebbe già una ragione sufficiente, ma perché di fronte alla complessità delle comunicazioni legate alle immagini e alle frasi che girano sui mass media, sui cartelloni per strada e sui social network, tutti noi – uomini e donne – non possiamo più rimanere spettatori passivi e lasciare che gli altri scelgano al nostro posto modelli e idee. È ora di assumersi una responsabilità, nell’accezione più pura di questo termine, ovvero iniziare a dare risposte diventando protagonisti attivi delle nostre scelte.
Come scrive la giornalista Annamaria Testa in uno splendido articolo: «I mass Media non sono mai uno specchio neutrale. E, in un Paese che legge poco, la televisione è stata e continua ad essere un potente fattore di costruzione dell’immaginario collettivo. Quando i mezzi di comunicazione riflettono il clima sessista nazionale senza contrastarlo (o magari assecondandolo), di fatto lo amplificano e lo legittimano.» (Riv. Internazionale 13.05.2013) .
La Women in White – Society vuole aprire il nuovo anno sociale dedicando questo spazio a una campagna di sensibilizzazione contro la pubblicità sessista, uno spazio che ha come principale obiettivo quello di sollecitare il senso critico delle persone verso scelte pubblicitarie di cattivo gusto in cui il corpo della donna è associato in modo assolutamente arbitrario alla maionese o ad uno spazzolino da denti ed è fatto oggetto di sguardi aggressivi e predatori dell’uomo, o verso messaggi ambigui che comunicano stereotipi appiattiti di donna e di uomo.
Noi WiW abbiamo opinioni chiare sulle pubblicità sessiste, non ultima la tremenda campagna portata avanti dal ministro della salute Beatrice Lorenzin a favore del Fertility Day, ma preferiamo sollecitare la discussione, ponendo domande e confrontando opinioni, piuttosto che imponendo giudizi.
Così è nata la nostra proposta, uno scotch con la scritta SESSISTA?, da poter utilizzare per segnalare le pubblicità o le iniziative che riteniamo appunto sessiste, con il punto di domanda che vuole essere la nostra apertura al dibattito, un richiamo alla capacità squisitamente umana di prendere le distanze per osservare e riflettere.
L’idea esprime la sensibilità di Women in White – Society, attiva nella valorizzazione della donna e del femminile, ma è stata Alle Bonicalzi che, per prima, ha portato l’attenzione di tutte noi verso l’importanza di prendere una posizione come associazione concretizzando e sviluppando l’idea iniziale nel progetto attuale.
Per Women in White – Society è solo l’inizio di un processo che vorremo nel tempo sviluppare e approfondire con le idee e la collaborazione di tutti coloro che vogliono ribadire il loro «IO NON CI STO» di fronte a messaggi e iniziative non condivisibili e offensive della dignità delle persone, ma anche un costruttivo «IO CI STO» di fronte a quelle iniziative virtuose che spesso passano inosservate.
Qui i dettagli della campagna #IoNonCiSto
Qui il test per riconoscere una comunicazione sessista.
Leggi le storie di chi si è scocciata e scocciato con noi.