IO MI SONO SCOCCIATA
Io ho 62 anni, di cui 42 di lavoro in ambiente ospedaliero. Lì non ho trovato discriminazioni né contrattuali né di trattamento, se sei donna. Anzi… l’ambiente è prevalentemente femminile e quindi, almeno fino ad un certo livello, il problema non si pone. Altra cosa ai vertici: la dirigenza è ancora prevalentemente maschile, con tutte le conseguenze che ne derivano. Tutt’altra cosa, invece, l’ambiente del cinema e della pubblicità,
nel quale bazzico da un paio d’anni… Donne della mia età e con la mia fisicità o sono caratteriste (la mamma, la suocera, la zitella attempata… e non sono così richieste!) o non vengono prese in considerazione, anche se ottime interpreti teatrali dei personaggi più svariati. Eppure sarebbero tanti i ruoli, e anche rappresentativi. Ma si privilegia ancora la figura femminile stereotipata della bellezza max trentenne, snella e sportiva, senza troppi attributi che la distinguano. Puoi anche lanciarti da un aereo con un assorbente come paracadute, ma resti sempre una donna… Qualcosa di diverso l’ho trovato nelle produzioni cinematografiche indipendenti: fatte da giovani squattrinati, ma pieni di belle speranze, lasciano spazio a figure che possano risultare più ‘vere’ e umane in alternativa a un concetto puramente estetico o di marketing. E allora… C’è ancora speranza.

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